Campo antibracconaggio Sardegna 2017, rimosse oltre mille trappole per avifauna e 150 trappole per ungulati

Insieme ad una quindicina di volontari della L.A.C. Lega abolizione caccia, provenienti da Lazio, Toscana, Piemonte e Lombardia, con il sostegno del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, abbiamo partecipato al ventunesimo campo antibracconaggio in Sardegna, nella zona del Cagliaritano. L’attività ha portato alla neutralizzazione di oltre 1.000 trappole per avifauna (latziteddus, fra lacci in nylon e crine posizionati sugli alberi, “armature metalliche” predisposte per il posizionamento dei lacci da albero, trappole a scatto posizionate a terra) e ben 150 trappole per ungulati (sos cropos, cavi d’acciaio per la cattura di cervi e cinghiali).

Attività del campo

La campagna ha visto, come di consueto, la partecipazione di tenaci volontari locali con l’obiettivo di bonificare quanti più boschi e zone di macchia mediterranea dalle micidiali trappole posizionate dai bracconieri.

Numerose le aree battute, decine di sentieri, nei boschi e nelle macchie mediterranee di Capoterra, Uta, Assemini, Santadi, Sarroch, Quartu S. Elena. In particolare sono state battute le zone di Gutturu Mannu, Monti Mannu, S’Arcu de su Schisorgiu, Is Litteras, Poggio dei Pini, Rio S. Girolamo, Santa Barbara, Monte Arcosu, San Gregorio, Molentargius.

Anche quest’anno non abbiamo trovato sul posto bracconieri ed abbiamo avvertito minore intensità della predisposizione di andalas. Gli andalas sono i sentieri con le trappole già attive, molto probabilmente a causa del clima ancora mite che permette un passo modesto dei tordi. In crescita, invece, il posizionamento di trappole per ungulati.

Negli stessi giorni abbiamo svolto “visite” presso i mercati cagliaritani di San Benedetto e di Via Quirra. Questo per verificare la presenza di vendita abusiva di avifauna proveniente da attività illecite, fortunatamente senza alcun esito.