Anche quest’anno sulle isole Pontine si è svolto il campo antibracconaggio annuale organizzato dalla lega Abolizione caccia, al quale abbiamo partecipato anche noi di Terranomala.

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Ponza: campo antibracconaggio 2017. Abbiamo aderito anche quest’anno al campo antibracconaggio della L.A.C. per proteggere il piccolo popolo migratore costituito da balie nere, pettirossi, averle, stiaccini, usignoli, tortore e quaglie, che per tradizione arricchiscono il macabro menu di Pasqua dell’isola di Ponza e
non solo.

Negli anni il bracconaggio sull’isola pare diminuito ma purtroppo
in questo particolare periodo dell’anno si continuano a trovare lungo i bellissimi
sentieri, dei siti di trappolaggio attivi fino a qualche giorno fa, come le piazzole, dove vengono posizionate le trappole dette sep o taglioline.

Abbiamo presidiato i punti sensibili, dove la caccia si praticava anche durante la stagione di chiusura e abbiamo raccolto cartucce sparate durante la caccia invernale che tappezzano letteralmente l’isola.

Sono state rinvenute una decina di trappole ed evidenziato alcuni siti sospetti su Palmarola e sulla base di queste segnalazioni, il NOA ha trovato e posto sotto sequestro tre fucili, di cui uno risultato rubato a Sperlonga e due con matricola abrasa, e ben 1150 cartucce, smentendo così ancora una volta la teoria del sindaco di Ponza Piero Vigorelli che lo ha visto schierarsi in questi anni contro LAC e CABS i cui volontari, armati di cannocchiali e macchine fotografiche per documentare azioni di bracconaggio, venivano accolti sull’isola con denunce per divieto di sbarco.

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