GEAPRESS – Secondo il CABS (Committee Against Bird Slaughter ), in Germania è in atto una vera e propria lotta senza quartiere contro gli uccelli rapaci. Trentuno di loro sono stati finiti, in varia maniera, solo nell’ultimo mese. I volontari del CABS li hanno trovati tra Bonn ed Aquisgrana avvelenati, sparati e intrappolati.

Secondo i volontari, però, si tratterebbe solo della punta di un iceberg. Non oltre il 10%, bene che vada, ritrovati. Tutto il resto, recuperato dal cacciatore o perduto nel luogo ove è caduto una volta colpito dal fucile. Dati allarmanti che fanno risalire a parecchie migliaia il numero di rapaci che ogni anno perde la vita in Germania per mano dell’uomo.

Vi sono poi periodi dell’anno dove le morti sono ancor più numerose. In inverno il procacciamento del cibo è più difficile, e basta lasciare la carcassa di un coniglio avvelenato, per procurare la morte di ben otto Poiane. E’ successo lo scorso 3 gennaio, mentre un’altra Poiana è stata rinvenuta nei pressi così come i resti di un Astore, probabilmente impallinato. Pochi giorni dopo un gruppo misto di volontari italo-tedesco rinveniva una grossa trappola illegale adibita per la cattura dei rapaci in Westfalia, mentre, sempre nella stessa regione, altre 15 Poiane venivano rintracciate, ormai prive di vita, a causa sempre di carcasse-esca avvelenate. Poi, ancora, un Astore ucciso da proiettile di fucile. Del resto nelle aree in cui si cacciano attivamente lepri e fagiani, i rapaci sono visti come fumo negli occhi.

Questi ultimi gravissimi casi di criminalità ambientale si sommano ai rinvenimenti fatti a dicembre. Fra le vittime un Gheppio abbattuto a fucilate, un Astore sparato, un secondo Astore catturato e poi ucciso con un colpo alla testa, un terzo Astore avvelenato e infine una sfortunata Poiana intrappolata in una tagliola e poi uccisa.

La gravità di questa persecuzione non verrà mai sottolineata abbastanza, se si pensa che il Nibbio reale – una delle vittime principali degli avvelenamenti, con la sua popolazione europea concentrata appunto in Germania – è considerato in grave pericolo unicamente per i continui avvelenamenti. Qualcosa di simile si può dire anche per le Poiane. Grandi contingenti di questi rapaci provenienti dalla Scandinavia scendono in Germania a svernare e sono decimati ogni anno da cacciatori senza scrupoli. Proprio nelle campagne fra Germania e Olanda si concentra la maggior parte di questi animali.

Ma non ci sono solo cattive notizie. Nelle prossime settimane ben tre bracconieri finiranno davanti ai giudici grazie alle prove raccolte dal CABS. Per primo un falconiere, sorpreso a catturare Astori con una trappola del tipo prodina e ad abbattere una Poiana appena presa. Subito dopo verrà il turno di un allevatore di piccioni, che aveva posto una prodina per Astori sul tetto del suo garage. Infine toccherà a un cacciatore che aveva disseminato in un campo tuorli d’uovo avvelenati (e che fu filmato all’opera grazie a un cellulare). In settembre è già stato condannato un altro cacciatore che aveva attivato una gabbia trappola per rapaci. (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte).