Il
Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras, col sostegno del
sindaco dell’Isola del Giglio e dell’associazione Legambiente, ha
deciso l’eradicazione dei mufloni (circa 15 sembra, ma in questo articolo il sindaco, nell’ottobre 2011, ne dichiarava circa un centinaio) abitanti l’isola toscana.
Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras, col sostegno del
sindaco dell’Isola del Giglio e dell’associazione Legambiente, ha
deciso l’eradicazione dei mufloni (circa 15 sembra, ma in questo articolo il sindaco, nell’ottobre 2011, ne dichiarava circa un centinaio) abitanti l’isola toscana.
È inaccettabile procedere all’abbattimento di tali
individui. Questi animali sono stati immessi sul territorio gigliese
previa vostra autorizzazione per scopi venatori. A distanza di anni, è
in corso d’elaborazione una delibera che prevede il loro abbattimento.
Perché giungere ad una soluzione così drastica quando gli espedienti per
tutelarli sono molteplici? Aumento della sicurezza dei recinti degli
orti, cattura e trasporto di tutti gli esemplari sul continente (liberi
in ambienti compatibili o ospiti nei rifugi) sono tutte soluzioni mai
prese in considerazione dalla giunta provinciale.
Il numero degli
individui è fortunatamente ancora molto esiguo, sarebbe dunque molto
semplice optare per altri sistemi meno cruenti che possano tutelare la
salvaguardia dei mufloni e allo stesso tempo la biodiversità dell’isola,
tenendo presente che, anche se non autoctoni, essendosi ambientati
ormai da tempo, non rappresentano una minaccia per l’isola, della quale
ormai da anni sono parte integrante.
Come associazioni ci
impegneremo, qualora le nostre richieste non venissero accolte, ad
opporci con ogni mezzo legale all’abbattimento dei suddetti mufloni,
anche attraverso canali televisivi, testate giornalistiche, internet,
radio, volantinaggio e presidi affinché in tutta Italia si venga a
conoscenza dello scempio che l’isola del Giglio vuole perpetrare ai
danni d’innocenti.
individui. Questi animali sono stati immessi sul territorio gigliese
previa vostra autorizzazione per scopi venatori. A distanza di anni, è
in corso d’elaborazione una delibera che prevede il loro abbattimento.
Perché giungere ad una soluzione così drastica quando gli espedienti per
tutelarli sono molteplici? Aumento della sicurezza dei recinti degli
orti, cattura e trasporto di tutti gli esemplari sul continente (liberi
in ambienti compatibili o ospiti nei rifugi) sono tutte soluzioni mai
prese in considerazione dalla giunta provinciale.
Il numero degli
individui è fortunatamente ancora molto esiguo, sarebbe dunque molto
semplice optare per altri sistemi meno cruenti che possano tutelare la
salvaguardia dei mufloni e allo stesso tempo la biodiversità dell’isola,
tenendo presente che, anche se non autoctoni, essendosi ambientati
ormai da tempo, non rappresentano una minaccia per l’isola, della quale
ormai da anni sono parte integrante.
Come associazioni ci
impegneremo, qualora le nostre richieste non venissero accolte, ad
opporci con ogni mezzo legale all’abbattimento dei suddetti mufloni,
anche attraverso canali televisivi, testate giornalistiche, internet,
radio, volantinaggio e presidi affinché in tutta Italia si venga a
conoscenza dello scempio che l’isola del Giglio vuole perpetrare ai
danni d’innocenti.
Comments